DELL'’ARCHITETTURA
Laft.15. nemmeno fi diminuiffe tanto lafciando luogo alla immaginazione di
Trat. 3. correggere anch'ella per cagione della diftanza, che ben sà efler trop
po vicina.
Fig. 3. Poniamo ora, che fia il piombo di qualche membro della Cor.
nice HI, che fi deve vedere dal punto troppo vicino E , fi farà la
ftefla operazione, ma con ordine oppofto fi tirerà prima lE H,e
LEI, e poi l’Arco OL, indi lA H con diftanza competente, e fi
farà centro A lo fteflo archetto BC, e per C fi tirerà la linea AV,
elHV farà la elevazione della Cornice maggiore, che HI.
Infegna Vitruvio al lib. 4. per quefta ragione di far pendere in
fuora la dodicefima parte delle loro altezze ciafcuna parte delle ope
re , che andrebbono polte a piombo ; ma forfi talora fi richiederà
anche più, e però ho data la regola precedente , che ferve fecondo
il bifogno .
OSSERVAZIONE DECIMA
I Muri, e le Statue , da cui non fi può prendere la debita diftanza debbo
i farfi più alte del dovere , acciocchè apparifcano proporzionate .
pi efeguire ciò, fi può adoperare la regola precedente, che di
Fig. 4. aggrandire le normali altezze , con altra regola eziandio fi può
fare, fia il Muro, o Colonna BI, fopra il quale fia una Statua, 0
Colonna, o altra fimili cofa, che fi voglia aggrandire più del nat:
rale per non porerfi difcoltare più che A, fi tirino le due linee Vl
fuali "A C. ed AT, e sinnalzi' la normale IL, che farà la linea del
la fezione . Quanto: adunque è più grande la linea L C ‘che LL, tanto
và più lunga del dovere la. Statua . Il Caramuel la prende dal pi
de, e fa l'angolo D AB eguale all’ angolo L AL, e tanto più innal
za la Statua , quanto è più grande IC, che DB, onde le fa ole
ogni vedere fproporzionate . Crede anche, che le linee rrafverfaliy
voglia dire orizzontali pofte in alto non fi di minuifcono , € lo tit
ne per primo, ed evidente principio in ogni calo, la qual cofa no
è, fe non per quanto può vedere l’occhio immoto nella dovra
{tanza . O
OSSERVAZIONE UNDECIMAZ
I Volti , ele Cupole pajono più baffe di quello , che fono , e gli Angoli
ottufi men acuti.
(i prova l’Aguilonio lib. 4. Optic. pag. 39. in quanto alle Siero
ed in quanto agli Angoli lo prova alla prop: +. del Hib. 4°
la efperienza fteffà lo conferma, che il Sole, che è tondo pa! pa
ed i Volti pajono fempre: meno {velti dî quello fono, e matiime
Cupole ‘di’ mezzo ‘tondo, le quali dal terzo in fu pajono piane 0
pando' una luce men chiara il loro fondo, e nafcondendo la loro
vità , che in quel fito è poca; Però chi vorrà far Volte fvelte bifogi
rà non fervirfi ‘del femicircolo , ma farle come infegneremo |
OSSA
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