: DELI ARCHITETTURA
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| Si prova anche lo fteflo 5 perchè mutando. pen gli ni i
guentemente è meftiere il dire » chit» l'Architettura gu o su pe
lità cangiar fi debba per accomodare: l’ abitazione, che {olie ?
loro nuovi coftumi . | i , ì
E maffimamente, che molte” Arti fi vanno di nuovo ritrovando, e co-t
me dice Cornelio ‘Tacito L 3. Annal. Neque enim omnia apud priores meliora ;
noftrd quogue etas multa. laudis, ‘O Arvis, imitanda pofteris tulib . Onde non è da
ftupirfi , che um’Arte in'qualche parte fi cangj . -
| E fi conferma, perchè l’Architettura Militare e l'Arte di guerreggia,
re nelle nuove macchine di fuoco ,. fi è totalmente: cangiata dall antica, On
de non dovrà parere cofa ftrana , fe anche l’Architertura Civile in quali
che parte fi. ’muterà. |) uni el
OSSERVAZIONE SETTI M4.
Per ferbare le dovute proporzioni in apparenza , l Architettura devefi partire
dalle regole , e dalle vere proporzioni . ati did
1ò provafi:perchè ficcome l’Architettura ha per fine di compiacere il fenfo;
O fe il fento s'inganna , come molte volte adiviene , giudicando un'og.
getto diritto per iftorto, ed’ altro-:retto ‘per pendente , “e uno grande per
piccolo, farà neceflario in quefto calo foddisfarlo , ‘è compiacere , acciocchè
quello che gli fembra mancante , benchè non fia, con aggiugnerei più deli
dovere , gli fembri giufto ; onde. Vitruvio lib... 6; Cap: 2.1 :Càm ergò conftia
tuta Symetriarum ratio fuerit , tunc etiam acuminis eft proprium proviaere ad natu=
ram loci , ufuim ‘aut fpéciem uti uni dé Symerria fit detraitum ; ‘aut adjettum, id
videatur effe recitò formatum, fic ut in afpettu nihil defidereiur ; alia enim aà manum
Species videtur , alia in, excelfo , non eadem in vonclufo diffimilis: in aperto, in qui-
bus magni judicii eft opera , quid tandem faciendum (ft . Apporta a quefto propo
fito Vitruvio varj efempj degl’inganni dell’occhio ; come delle profpettive,
che gli fembrano pro:ninenti,, quando fono piane 3 de’ remi nell’acqua, che
appajono, franti ; onde beniilimo argomenta ,. che per’ compiacere agli oc-
chi, fi dee levare;.o aggiugnere alle Simmetrie, effendo che altro un’og-.
gerto appare fotto: l'occhio, altro appare in alto, altro in un luogo chiufo,
altronin aperto. Onde vediamo ancora), che i Pittori, e gli Scultori nn
le:Immagini , e le Statue rozze -da lontano, e folamente quali sbozzate
apparendo meglio così imperfette , che totalmente finite .
OSS E RIU AZZIO NE OTTAVA. .
L'Architettura ;deve. ubbidire alla natura del luogo , ed alla medefima
: ingegnolamente accomodarfi .
Uefta è una delle principali intenzioni, che poffa avere È Architetto }
di accomodarfi al luogo ; per efempio: fe il luogo è bifquadro , irre-]
golare ; e non capifce un quadrato, fe non con gran perdita di fito; e me-|
glio fi accomoderebbe un’ ovato , bifognerà che piuttofto ivi l’Architetto di-
fegni un’ ovato , che un quadro; fe il fito farà circondato da Cafe, nè può
ricevere {fe non lume dall'alto, bifogna che l’Architetto icelga un genere,
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