DELL ARCHITETTURA
Lat: 5. che farà 20: 30, il quale. fi uguaglierà all’ arco I 21. fig. t., indi
‘Trar. 4. prefa la diftanza A 12. fi trasferirà dal detto centro O in 32., e fi
Fig. 3 Geferiverà l'arco 32. 33. fig. 3., che fi farà eguale all'arco 19; 20,
fig. 1., € così prefa la diftanza A 6. nella detta fig. 1. fi trasferirà
da O in 34., e fi defcriverà l’arco 34: 35-> che fi farà uguale all
arco 14. M, e finalmente prefa la diftanza. A O fig. 1. fi trafporte-
rà dal centro O nel punto 36. fig. 3. , € per li punti 36. 35. 33.
30. fi curverà una linea , che darà la fuperficie del Cilindro impref.
fa nell’ efteriore fuperficie del cono lo fteflo offervando per le altre
due , delle quali la figura’ ne dimoftra l'origine ; lo fteflo ripigliando
anche dall’ altra parte quando fi defideraffe l’impreilione intera, che
fa il Cilindro nel cono, ovvero la fuperficie di detto cono contenu-
ta tra le due {uperficie del Cilindro diftefa nella fua naturale gran-
dezza .
OSSERVAZIONE DECIMAQUINTA.
Modo di ritrovare la fuperficie d'un Cilindio fegato da due fuperficie di un cons,
l’affe del qual Cilindro non Ss incontri coll’ affe del “cono fuddetto ,
efendo il cono perpendicolare , ed il Cilindro Orizzontale,
avvera all’ oppofto .
Laftr.s. Lp) quella Offervazione dall’ antecedente , perchè ivi fi fin
Fig. 9. geva, che l'affe del cono cadeflle nell’ affe del Cilindro, ma quì
non cade fopra eflo, ma lontano, benchè a piombo: fia nella Laftra
s. alla fig. 9. il cono ABC perpendicolare, nel quale fia incaffato ,
ò connello il Semicilindro D'EÉG nel modo fovr' accennato; Ora
fuppofto parimente troncato il refiduo del Cilindro , che fopr' avan
za dalla fuperficie sì interna , che efterna, e quello, che puramente
refta comprefo tra le due fuperficie abbiafi da gettare, e {tendere in
piano.
Lite. Facciafi in primo luogo il femicircolo A BC, che rapprefenti
Fig. 4 la fuperficie efterna del Cilindro propofto , indi eletta a gradimento
la groflezza, o fcorza del medefima, cioè A D, fi condurrà con effo,
centro O , l'altro femicircolo DEF, tra quali fi tirerà un circolo me
dio, ed amendue quefti cerchj fi divideranno a piacimento , e dalle
divifioni loro fi condurranno raggi al centro O , come farebbe 1.0,
2. O, e gli altri, dalle fezioni de’ quali raggi co’ fuddetti archi fi co
duicranno normali alla linea AC, come 1. 7., 3. 8., 5: 9.5 € così
tutte le altre dall una, e dall’ altra parte, indi eletto il veftigio efte-
riore del, cono, qual quivi per mancanza di fito non fi è potuto efpri:
mere. intero, e fia K L , qual fi fuppone eguale al cono della fig"
fi condurranno dalle fezioni corrifpondenti del Cilindro paralelle alla
linea. C\A. finchè incontrino la linea K L, come BX, 19. 20., 21
22., € CK, quali debbonfi prolungare fino all’affe del cilindro BO,
come fono 20. 19. 23.5 21. 22. 24. &c., indi fatto centro P fi de
feriveranno le fuperficie del cono feganti il Cilindro propofto , quali lo
no QR efterna, ed ST interna, e prefo l'intervallo dal punto pa
punt
LO
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