TRATTA T:Q;i 1V.ACAP4i N. regolo’ quale adattato a’ punti 49. $4., € 26. 38. coridurremo le Laft.13. curve 54: 49.5 € 3 8. a6., le quali divideranno la fuperticie annula- Trat.4. re in quattro. parti , le quali fono le medefime , che. le quattro get- Fig. Hi are nella figura ; così ancora fe trasferiremo efattamente le mi fore della linea 27. 28. nella 42. 43. , avremo tutti i punti delle divijoni per una parte , è ritrovandoli per l’altra nel modo dimoftra- 10 di fopra. avremo 1 punti, a' quali s'adatteranno i refpettivi regoli per la fezione loro , adoperando nella fezione 43. $S., € 42. $6. il regolo ricavato dall arco fatto col raggio 13.4., e così fe vi foflfero da tagliare altri pezzi più difcoiti dalla linea retta, s'adopreranno re- goli 5 O quadranti ininori . OSSERVAZIONE SEST AZ. Mido di fendere in piano le fuperficie duna sfera fegata da quattro fuperficie pote in quadro , ed ortogonali al maffimo circolo deffa in altra guifa delle precedenti . Si sfera efpreffa nel circolo ABC D, e le fteffe lettere no- | rino anche il quadrato deferitto in efla, i di cui lati AB, BC, rig.2; C(D.,eDA fieno fondamenti, e veltigj di quattro fuperficie, le qua- Luigi li falendo in alto perpendicolarmente al piano, fopra cui infifte la der- ta sfera , la feghino. Nel quadrato s'inferivino altri circoli concentri. ci dal centro della sfera, come 1. 2. 3. 4.5 $: 6. 7. 8. , € gli altri, e da punti , ove i circoli fegano il diametro E F fieno innalzate nor- mali ad eflo , che vadino a finire nel circolo BCD, come 9. 10. , $.11,, 1. C, per quefti punti adunque , ne’ quali toccano il quadran- te BD pallino le linee rette, ciafeuna per due punti immediati, e vadino a finire nella retta G H prodotta quanto piace , come per i pun- ti 11. C la linea C 11. 12., per li punti 10. 11. la linea 11. ‘35 e per i punti 10. O la linea O 10., € così le altre. Per intendere adunque le fuperficie, le quali fono inclufe nel circolo minore, fi fac- È pome nell’ Offervazione prima di quefto capitolo , cioè dal punto è i lmervalto O 10. fi defcriva l'arco 10.14. , che fi renderà ugua- "Lara rante 9. 15., dal quale procede; coìì fatto centro in 1 3. coll er a sù 3: 10. fi defcriverà l’arco 10. 16., nel quale fi trasferirane ’ mi Ure dell arco 10. 14., ed aperto il compaflo da 13. in 11. da € tera un altro arco, che fi renderà uguale al quadrante 5. 8., fn ein » Così parimente prefa la diftanza 14. 11. colla mede- gii elcriverà l'arco 11. 17., che fi renderà pur anche uguale al pe SA quadrante 3, € finalmente ftefo il compaflo da 14. in chez cuivera l’ arco C 18, quale 5 uguaglierà al quadrante 4 opera oli, e dividendoli colle linee rette , ed avremo le fufficienti ur i pe veftire quella porzione di sfera contenuta dal circolo 1, gus TÀ. o De avere poi le fuperficie » che coprano il triangolo miftilineo iù Li i prolungherà la linea BD fino in N, ed in effa fi elegge» centro come N, poi prefa la mifura F 20. fi porterà da N in 2$3