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ta di panno d’oro; e più ia basso nella parte opposta quello del cavallino
medesimo , che colle mani piegate e con berretta in capo sta in atto di
adorare , o il gran Cristo in alto , o l’altro piccolo che in campo di oro
gli sta dinanzi . Quest’ ultimo. ritratto però non si sa con certezza se sia
del menzionato Artista , ovvero di qualche suo condiscepolo ; “come del
pari è dubbio se di lui sia la Madonna che gli rimane al di sopra , con
S. Giovanni e S. Francesco , mezze figure; E’ certo però che tali pitture
sono del secolo XIV. perchè le laureole in oro non rilevanti erano scono.
sciute nel secolo antecedente . (a)
17. Proseguiamo. La Cappella che vedi a destra è attualmente iati-
tolata a $. Bonaventura da Potenza. Niente di pregievole ha il quadro che
rappresenta questo Santo ; ma bellissimi sono i finestroni dipinti , benchè
dal tempo notabilmente ingiuriati 5). Ci figurano una bella Madonna, un
S. Giovanni Battista cui per l’addietro la Cappella era sacra, un S. Gi-
rolamo ec. (Cc).
18. Entriamo adesso nella Sagrestia, dove son degne di osservazione
le pitture in basso del. Giorgetti, e quelle del sotto in su pennelleggiate
dal Sermei. Nella stanza contigua, la volta di cui ben dipinta in azzurro
stellato d’oro è l’aja ossia il piano. del campanile , veggoasi tre elabora -
tissimi armadii lavorati da un artefice del’ secolo XVII. poco inoltrato:.
Questi serbavano fino alla invasione francese del cadente secolo XVIII. un
bel tesoro dic oggetti molto pregevoli . ... Ma le viceride e la rapacità dee
gli uomini hanno ridotto quasi al niente cotanta ricchezza ; Esistono ‘ciò
noni di meno tuttora intatto il magnifico Reliquiario contenente il Velo di
Maria. sempre Vergine , l’altro in cui si consecva È utografa Benedizione:
di S. Francesco, ed un terzo che rinchiude la regola de’ Minori colla con-
ferma. di Onorio III. , cui, sempre il Santo Patriarca portava indosso in
segno di umilissima venerazione . Sopra la porta prima di uscire da que-
sta stanza , non trascurare di contemplare un momento il ritratto. del me»
desimo S$. Patriarca, da Giunta Pisano fatto dopo. la traslazione di lui..
All’intorno ci stanno delineati quattro suoi miracoli avvenuti » due mentre
era in S$. Giorgio ( adesso $. Ghiara ) e due-immediatamente dopo la men-
zionata translazione .
(a) Se piacesse al forestiero di continnare le sue osservazioni sul rimanente delle
‘pitture di questo braccio della Crociera prima di’ andare in Sagrestia, vada al num. 19.
(6) Gli Autori di questi Fenestroni furono un tal Bonino Asisiano in tali opere va.
lentissimo , ed Angeletto , e Pietro da Gubbio; i quali anche nelle Cattedrali di Or
vieto e di Siena e in altri luoghi parecchj ne lavorarono de’ consimili . Quelli della
Chiesa superiore farono fatti , come è chiaro anteriormente , cioè fino dalla erezione
della gran fabbrica . Ne è incerto l’artefice, ma si sa che furono ristorati nel 1476
da un tal Fr, Francesco di Terranova ( il quale ne fece anche Li di pianta.) ;
e da un certo Lodovico da Udine nel 1485. € V. Papini. Not. pag. 29h. sec.
edizione ).
(e) Al di dietro del quadro di S. Bonaventura da Potenta conservasi in tavola uh
bel None di Gesù fatto da S. Bernardino da Sieua ; e dietro questo esistono alcune
figure a fresco probabilmente del Cappanna 7/0 altro scolaro di Giotto .